Ospedali o recupero della globalizzazione? Il Salone del Mobile lancia un sondaggio sul ruolo delle Fiere nella ripartenza post Covid

by Anna Maria Giannone

Quale sarà il ruolo delle Fiere quando la pandemia sarà finalmente alle nostre spalle? La globalizzazione che le fiere portavano nel loro dna è definitivamente terminata?

C’è chi crede come il dirigente Asl Bat e Bari Danny Sivo, sul modello di Rho Fiera e della Fiera del Levante di Bari divenuti ospedali da campo Covid, che il futuro fieristico sia strettamente connesso alla salute pubblica, per evitare ospedalizzazioni massicce e per affrontare possibili nuove ondate di virus pandemici.

Le associazioni di categoria ovviamente la pensano diversamente.

AEFI associazione di riferimento delle fiere italiane ha lanciato il progetto “il ruolo delle fiere nella ripartenza” in collaborazione con il Comitato Fiere Industrie.

In questi giorni il Salone del Mobile.Milano, la più importante manifestazione di design mondiale oltre che una delle esposizioni più influenti d’Europa ha aderito al progetto, avviando un sondaggio.

Come evidenziano dal Salone due volte rinviato e per il 2021 ancora in forse nella data del 10 settembre, l’attuale crisi sanitaria globale ha costretto tutte le aziende a evolversi e adattarsi. La finalità dell’indagine coordinata dalle due associazioni è raccogliere opinioni di espositori e professionisti in modo trasversale ai principali comparti italiani affrontando una serie di argomenti chiave.

Tutti i visitatori paganti delle varie edizioni e gli espositori sono stati chiamati via mail a rispondere a diverse sollecitazioni.

Quante cancellazioni e rinvii di fiere, cui pianificava di partecipare, ha subito nel corso dell’ultimo trimestre? Questa è la domanda principale che viene posta agli espositori. Uno o più rinvii con la cancellazione di fiere ha comportato per molti costi e tempo per prepararsi alla fiera senza un ritorno, oltre che una oggettiva difficoltà a contattare gli attuali clienti, quelli nuovi e a presentare eventuali nuovi prodotti che erano in ballo prima della pandemia che ha colpito l’Italia e il mondo dal marzo del 2020.

La mancata partecipazione al Salone o ad altri eventi ha causato secondo i dirigenti milanesi meno consapevolezza dei trend di mercato e in alcuni casi una caduta di motivazione imprenditoriale.

Per sopperire alla mancanza di fiere, molte imprese hanno adottato alcune iniziative. Dall’e-commerce ad una maggiore presenza su marketplace generalisti e specializzati. C’è chi ha rafforzato il proprio sito web investendo sul posizionamento Seo, chi invece ha scelto di organizzare dei webinar con gruppi di clienti selezionati o ha lanciato degli eventi digitali. altri ancora hanno partecipato ad eventi web collettivi. Il Salone interroga i suoi interlocutori per capire quale iniziativa abbia avuto maggiori ritorni in termini di Roe.

Prima della pandemia da Covid-19, quanto era importante esporre a fiere per il vostro business? Le prossime fiere saranno più importanti o meno importanti del passato?

Al momento sono molti gli espositori che ipotizzano di non esporre in fiere per tutto il 2021. I motivi sono molteplici: dalla difficoltà di budget ai rischi di viaggio per la salute in un’Europa che raggiungerà la piena immunità di gregge soltanto in autunno 2021.

Dal Salone ipotizzano che sforzi e budget nel corso del 2021, rispetto al periodo pre-Covid (2019) potrebbero cambiare per il costo di partecipazione a fiere appunto, ma anche per viaggi d’affari, digital marketing e impiego di intermediari e distributori.

You may also like

Non è consentito copiare i contenuti di questa pagina.