AgGregazioni, dramma e commedia per il Greg che non t’aspetti al Teatro Off/Off

by Claudia Pellicano

AgGregazioni, lo spettacolo di Claudio Gregori in questi giorni in scena al Teatro Off/Off di Roma, mi ha fatto tornare in mente La leggerezza di Gaber.

Com’è misteriosa la leggerezza
È una strana cosa, è una carezza
Che non vuoi
Butta via il dolore, la pesantezza
Cerca di inventare la tua leggerezza
E volerai

Ci vuol talento a trovare leggerezza nelle cose. Occorrono una grande sensibilità, una resilienza assoluta, una fede profonda in se stessi e negli altri, e, più di tutto, un’ironia in grado di scovare il bello e il comico nell’assurdità della vita.

Greg riesce a mettere assieme il dramma e la commedia dell’esistenza umana, mescola verità e grottesco, usa l’umorismo per raccontare e, forse, provare a esorcizzare, il dolore, ma si profonde anche in un repertorio di gag comiche degno dei migliori spettacoli che lo hanno già visto protagonista insieme a Lillo e fatto conoscere al grande pubblico.

Accompagnato dal Maestro Attilio Di Giovanni per la regia di Massimo Mandolini, esordisce nella sua prima prova da solista con I danni del tabacco. Nel monologo di Čechov, il personaggio di Ivan Ivanovič Njuchin dovrebbe tenere una conferenza sugli effetti del fumo, ma finisce col parlare del suo infelice matrimonio e di come, da giovane promettente, si sia ridotto a una vita «meschina evolgare» Le suggestioni russe cedono poi il passo a un noir vecchio stile, in cui Greg si trasforma in un detective privato alle prese con la sparizione di un giovane della periferia romana. Samuel J.Mallory, versione americanizzata di «Samuele Jacopo Marolli» e filo rosso delle varie aggregazioni di sketch, storie e personaggi, è un improbabile investigatore che conduce le proprie indagini tra club di terz’ordine e misere sagrestie. La sua missione è cercare Polpetta, un ragazzo accusato di assassinio, ma soprattutto uno sconfitto, che aveva avuto un’idea, ma che nessuno era stato capace di ascoltare.

Claudio Gregori

Nel suo debutto all’Off/Off, Claudio Gregori dà prova di essere un autore e un interprete versatile e raffinato, capace, di volta in volta, di calarsi nei panni di un becero buttafuori, di un sofisticato crooner anni’50, di un poco raccomandabile parroco e di un marito vessato dalla propria moglie. Gioca con gli spettatori sfoderando un talento e una vis comica che gli consentono di visitare i registri più svariati ricorrendo ad una comicità spiazzante, fatta di note di cinismo, umorismo surreale e battute folgoranti. È bello, e, forse, troppo raro, riuscire a divertire in modo elegante. Greg ha trovato la sua leggerezza.

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