La storia di Alfredino Rampi diventa una miniserie tv

by Nicola Signorile

Uno dei primi casi di cronaca mediatici della storia italiana fu la tragica morte di Alfredo Rampi, detto Alfredino, nel giugno del 1981. Il bambino di sei anni era caduto in un pozzo artesiano, in una piccola frazione di campagna vicino Frascati, lungo la via del Vermicino. Quasi tre giorni durarono i tentativi di salvataggio mentre nel paese impazzavano le discussioni sui ritardi e la disorganizzazione nei soccorsi.

Una risonanza mediatica enorme per un fatto di cronaca: una novità per l’epoca che poi sarebbe diventata una consuetudine per gli italiani. La Rai seguì il caso in una storica diretta televisiva lunga 18 ore, che mise in crisi i paludati meccanismi della tv di stato, tra ingerenze della politica e ritardi tecnologici; per l’occasione venne coniata l’espressione “tv del dolore”.

Oltre alle implicazioni mediatiche e organizzative (il caso rese evidente la mancanza di una struttura di gestione delle emergenze che, anni dopo, avrebbe portato alla nascita della Protezione Civile), l’incidente del Vermicino rappresentò un trauma collettivo rimasto a lungo nel cuore di molti. Sky e Lotus Production provano a elaborare il lutto, a superarlo attraverso il linguaggio artistico con la miniserie Alfredino – Una storia italiana, le cui riprese sono da poco cominciate a Roma.

Quattro episodi diretti da Marco Pontecorvo, figlio del grande Gillo e autore del bellissimo Pa-ra-da e di produzioni televisive molto amate come L’oro di Scampia e Nero a metà (è in onda in queste settimane la seconda stagione su Rai 1). Al centro del racconto, sarà la figura di Franca Rampi, la madre del piccolo Alfredo, grazie alla cui determinazione sarebbe nato il Centro Alfredo Rampi, con l’obiettivo di evitare che altri potessero soffrire quanto sofferto da quella famiglia, una onlus ancora oggi molto attiva nella cura di famiglie e minori a rischio.

A interpretarla, sarà Anna Foglietta, reduce dal ruolo di madrina all’ultima Mostra del cinema di Venezia. Dopo quarant’anni e tanti rifiuti, la famiglia ha deciso di aderire al progetto perché, si legge in una nota sul sito dell’associazione, “abbiamo trovato per la prima volta un produttore, la Lotus Production, degli autori e un regista intenzionati a creare un prodotto artistico non solo volto a rievocare la tragedia, ma anche per aiutarci tutti a superarla, ad elaborarla e a digerirla”. Produttrice creativa di Alfredino – Una storia italiana sarà Barbara Petronio (Romanzo Criminale La serie, Indivisibili), che firma la sceneggiatura con Francesco Balletta. Un’altra novità in una stagione Sky che ha già molte frecce al suo arco, da Gomorra 5 a Il re con Luca Zingaretti, da We are who we are di Luca Guadagnino a una serie in via di definizione sull’omicidio Varani, basata sull’ultimo romanzo di Nicola Lagioia La città dei vivi (in uscita a ottobre).

You may also like

Non è consentito copiare i contenuti di questa pagina.