Catalina de Erauso, la Monaca Alfiere che visse da uomo e diventò una leggenda

by Caterina Del Grande

Catalina de Erauso nacque a San Sebastián, in Spagna, da una nobile famiglia basca che la affida all’età di quattro anni alle cure di un convento. Qui resta fino a quindici anni quando, poco prima di prendere i voti, si traveste da uomo e fugge assumendo il nome di nome di Francisco de Loyola.

Si sposta tra Vitoria, Valladolid e Estella de Navarra lavorando come paggio al servizio di signori del luogo senza farsi scoprire, con un breve intermezzo a Bilbao, dove finisce in carcere per un mese in seguito a una rissa. Ritorna addirittura nella sua città natale, incontrando in alcune occasioni i suoi genitori che però non la riconoscono.

Dopo alcuni anni passati a servizio, nel 1603, seguendo il suo istinto di avventura, si imbarca come mozzo per le Indie Occidentali su un galeone capitanato da suo zio, di cui diventa attendente ma che non la riconosce. Arrivata in America, poco prima che il galeone riparta per la Spagna, ruba dei soldi allo zio e sparisce.

A  Panama diventa attendente di un importante commerciante ma un giorno in una rissa uccide un uomo ed è costretta a fuggire per non finire in carcere. Arrivata a Lima si arruola in una compagnia dell’esercito in partenza per il Cile sotto il nome di Alonso Díaz Ramírez de Guzmán.

Allo sbarco incontra uno dei suoi fratelli, che la assume come luogotenente. Diviene ben presto un soldato di grande fama arrivando ad ottenere il grado di capitano. Tuttavia il suo carattere irruento la mette spesso nei guai e durante una rissa uccide per sbaglio suo fratello non essendo riuscita a riconoscerlo in tempo. Si rifugia in una chiesa finché riesce a trovare modo di fuggire.

Senza una meta e con grandi difficoltà riesce ad attraversare le Ande e finisce per arrivare a Tucuman in Argentina, dove diventa amica del provveditore della diocesi che gli propone di sposare sua figlia. Catalina accetta, intasca la dote e sparisce senza lasciare traccia e si arruola nella campagna contro i Chuncos. Però la disciplina non è il suo forte e, raccolto un bel gruzzolo in saccheggi, diserta di nuovo.

Come molti dei soldati passa il suo tempo libero nelle bische giocando d’azzardo e viene coinvolta in numerose risse accumulando debiti di gioco. Inseguita dalle autorità per diversi reati, tra cui l’omicidio e la truffa, diserta l’esercito.

In un’occasione è addirittura condannata a morte e salvata all’ultimo momento dalla ritrattazione dei testimoni che erano stati pagati per incastrarla. Ripartita dall’Argentina, dopo altre avventure a La Paz e a Cuzco la ritroviamo di nuovo a Lima arruolata contro gli Olandesi, da loro catturata e poi liberata.

Ancora a Cuzco in una lite in cui uccide un uomo è gravemente ferita e resta per diversi giorni sospesa tra la vita e la morte protetta dai frati.

Rimessasi in piedi lascia Cuzco e arriva a Guamanga, dove scampato l’arresto grazie al vescovo, gli confessa di essere donna e le circostanze che l’hanno portata a farsi passare per uomo.

Due levatrici confermano al vescovo che è davvero donna e per di più vergine. Per intercessione del vescovo, commosso, entra al convento di Santa Chiara acclamata dalla folla a cui era giunta la notizia. Resta in convento per circa due anni e mezzo, finché arriva la conferma dalla Spagna che non è mai stata monaca e riparte dunque in veste di alfiere.

Ma la sua storia inizia a fare il giro del mondo. È lei stessa a raccontarla nel suo libro di memorie.

A Roma  avrebbe addirittura incontrato il papa Urbano VIII che, sentita la sua storia, le avrebbe concesso la licenza di proseguire la vita che aveva scelto a condizione di moderare i suoi impeti bellicosi. Infine la troviamo a Napoli, dove bruscamente si interrompe il suo racconto.  Sappiamo però che nel 1645 ritorna in Messico, dove vive organizzando trasporti vari con una mandria di muli. Muore nel 1650.

I suoi contemporanei l’hanno sempre considerata una specie di eunuco ma Catalina era un uomo in un corpo di donna e dalla sua autobiografia emergono numerose avventure amorose con donne dell’alta società.

Catalina de Erauso fu una donna coraggiosa che scelse una soluzione molto drastica per affermare se stessa e la propria identità travestirsi da uomo e diventare soldato.

La sua autobiografia,  Memoir of a Basque Transvestite in the New World , è ancora ampiamente letta oggi.

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