Una interessante scommessa sembra essere Nudes, racconto antologico, ispirato all’omonimo format norvegese, su tre ragazzi che, in seguito alla divulgazione online di immagini di nudo, vengono catapultati in una realtà più grande di loro.
Nicola Signorile

Nicola Signorile
Giornalista professionista, 40 anni. Laureato in Scienze Politiche, scrivo sulle pagine di cultura e spettacoli del Corriere del Mezzogiorno. Spugna per vocazione: assorbo e rielaboro tutto quello che vedo, sento, leggo. Forse è il mio unico talento. Le passioni, invece, sono tante: i libri, la musica (quasi) tutta, la storia, la politica, la Vecchia Signora e lo sport in generale, il teatro. Divoratore seriale di cinema e serie tv.
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Film
Quella notte a Miami…, l’esordio alla regia di Regina King sul movimento afroamericano per i diritti civili anni ’60 che punta dritto agli Oscar
Quella notte a Miami è ambientato nel 1965. Molte questioni restano irrisolte e l’impegno dei personaggi pubblici per la causa afroamericana è più importante che mai. Regina King è prima di tutto una grande attrice, già vincitrice di Emmy e dell’Oscar nel 2019 per Se la strada potesse parlare.
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La guida ai film della settimana dal 4 al 10 gennaio.
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FilmTV
L’Alligatore, l’hard boiled padano che mancava alla serialità Rai. Affari sporchi, sbirri corrotti e rifiuti tossici per Martani-Buratti di cui non si può più fare a meno
Il mondo di Massimo Carlotto, è composto di personaggi borderline che vivono sul crinale tra giusto e sbagliato, tra legalità e illegalità, ricchi di chiaroscuri e ambiguità; delle sue storie fanno spesso parte servizi deviati, terrorismo nero e rosso, poliziotti discutibili. Non a caso, il suo noir cupo, nichilista, per niente conciliante è stato finora pressoché ignorato dal cinema italiano.
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Stasera su Cielo il capolavoro che lanciò la carriera della regista neozelandese con Holly Hunter e Anna paquin, entrambe premiate con l’Oscar, e Harvey Keitel. Magistrali le musiche di Michael Nyman, eseguite al pianoforte dalla Hunter.
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Con o senza cenoni, non ci sono feste di Natale e Capodanno senza film. Il vero assente è la sala cinematografica, che in questo periodo dell’anno di solito mette fieno in cascina in previsione di momenti meno propizi. Il 2020, ormai lo hanno capito anche i muri, è consacrato allo streaming e alla visione casalinga.
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L’Ariston può rappresentare il lancio ideale per nuovi dischi e soprattutto per la nuova stagione live, attesa come il viatico per il rilancio di intere carriere e per portare sostanze nelle casse di un sistema in crisi.
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TV
The Crown, la perfetta royal soap opera Netflix all’interno dell’affresco storico d’epoca elisabettiano
Uno show che dalla prima stagione ha abituato benissimo il suo pubblico, ma che nella quarta stagione raggiunge il suo apice: in termini di qualità di scrittura e recitazione, di accuratezza storica e regia, rappresenta il vero gioiello della corona Netflix, e in generale della serialità televisiva contemporanea. La quarta stagione inizia dove finisce la terza, coprendo il decennio 1979-1990. Rispetto ai precedenti, è un racconto più corale, multi-generazionale.
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News
Dal Sindaco del Rione Sanità di Martone a Moonlight: guida alla settimana cinematografica in tv
Antonio Barracano (Francesco Di Leva) è un criminale napoletano che controlla la sua zona di influenza con durezza ma anche ispirandosi a un suo concetto di equità. Pregevole adattamento firmato Martone del testo di Eduardo.
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Film
Elegia americana: il viaggio Netflix di Ron Howard alla riscoperta del ventre molle Usa degli hillbilly
La storia di J.D. Vance è quella di un reduce dell’Iraq, laureato in legge nella “spocchiosa” Yale, assunto nella Silicon Valley, che, in ricordo dei suoi nonni che lo hanno aiutato, scrive un libro di memorie sulla sua infanzia disperata, in una comunità di bianchi che abitano relitti urbani del Midwest.