Visitata dai più celebri alchimisti, basti ricordare Nostradamus, Cagliostro e Paracelso, quali sono le leggende che hanno alimentato la fama di Torino come città esoterica e misteriosa?
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La leggenda, ripresa anche dallo scrittore americano Nathaniel Hawthorne dal suo libro French and Italian notebooks, narra che Palazzo Scapucci fu abitato per un periodo da una famiglia nobile che, per molti anni, aveva desiderato un figlio.
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Il Real Albergo dei Poveri di Napoli entra nel Recovery Plan. La storia borbonica del primo palazzo del welfare europeo
Un milione di ducati, tanto costò il Real Albergo dei Poveri che, dopo Fuga, vide avvicendarsi come supervisore ai lavori anche Carlo Vanvitelli che seguì poco il cantiere, impegnato già a Caserta nella costruzione della Reggia, e Francesco Maresca che li portò a termine nel 1819.
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Quella protesta contro il caroviveri che si trasformò in un eccidio. Lucera, la strage dimenticata
In un libro di Francesco Barbaro, le complesse dinamiche di un tragico evento dell’estate 1919, ripreso da un cronista di Spartaco, periodico ufficiale della Federazione socialista di Capitanata
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Uno dei simboli più visibili della lotta ai pirati turchi e barbareschi nel Mediterraneo sono senza dubbio le numerose torri costiere che, ancora oggi, ben conservate o ridotte a rudere, costellano tutte le coste dell’antico Regno di Napoli.
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Medico condotto della città di Foggia nei terribili anni della seconda guerra mondiale è ricordato da molti per la sua abnegazione ed impegno a favore dei foggiani superstiti dei terribili bombardamenti aerei che colpirono la città in quei tragici anni della storia cittadina.
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Tuttora la famiglia Grassi prosegue con quest’attività, accogliendo tra i propri pazienti anche peluche e le statuette del presepe.
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Tra i vari palazzi che circondano la piazza, se aguzzerete la vista, ne scoverete uno con una finestra dagli scuri sempre aperti: appartiene Palazzo Budini-Gattai, un tempo chiamato Palazzo Grifoni, e nel Cinquecento è stato casa di uno dei rampolli della famiglia Grifoni.
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Miriam Mafai, la “ragazza rossa”, ci ha lasciato nove anni fa … Era una delle firme più prestigiose del giornalismo italiano. Aveva partecipato alla Resistenza e militato nel Partito comunista, poi si era dedicata a un’intensa attività giornalistica, specie sul quotidiano “La Repubblica”, che contribuì a fondare nel 1976.
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Donne foggiane di carattere: quando una rivolta delle Terrazzane salvò statue e madonne dei frati Cappuccini!
Le vicende storiche della nostra città sono state caratterizzate per ben due volte dalla soppressione di una buona parte dei monasteri, sia maschili, che femminili.