Conversazione a 51 corde per Musica nelle Corti di Capitanata

by Alessio Walter De Palma

Le calde sere di inizio estate foggiane sono allietate dalla musica della rassegna musicale Musica nelle Corti di Capitanata del Conservatorio Umberto Giordano di Foggia ormai alla ventisettesima edizione nella suggestiva cornice del Chiostro di Santa Chiara. Lo scorso 27 giugno in scena un concerto di elevato spessore artistico e musicale sui generis con protagoniste 51 corde: 4 del violino e 47 dell’arpa; una fusione tra due nobili strumenti apparentemente distanti tra loro, ma in realtà tanto vicini al punto di commuovere il pubblico presente in sala. Protagoniste della serata due straordinarie musiciste: Ylenia Montaruli al violino ed Augusta Girarldi all’arpa, entrambi docenti della più alta istituzione musicale della città di Capitanata. Due Musiciste con la M maiuscola, i cui curricula anticipano ciò che effettivamente hanno dimostrato sul campo. La Montaruli, nata da una famiglia di musicisti, dopo il diploma cum lauda presso il Conservatorio di Foggia sotto la guida esperta di Orazio Sarcina, si è perfezionata con i più grandi violinisti del nostro tempo, tra gli altri: Giovanni Guglielmo, Francesco Manara, Massimo Quarta, Salvatore Accardo ecc… Vincitrice di diversi concorsi nazionali ed internazionali; dal 2012 fa parte nella fila dei violini primi dell’Orchestra stabile dell’Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma, previo concorso vinto; Augusta Girarldi, anch’ella collaboratrice stabile dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma, ha collaborato, altresì, con altre orchestra di eguale fama internazionale: Filarmonica della Scala di Milano, del Teatro alla Scala di Milano, del San Carlo di Napoli, del Massimo di Palermo, del Lirico di Cagliari, del Petruzzelli di Bari, della Suisse Romande di Ginevra ecc.

Il programma eseguito in maniera superlativa, impeccabile e “magistralmente magistrale” – nonostante i quid pro quo della diretta: aerei disturbatori, corda del violino saltata, sirene di ambulanze – è stato un excursus della letteratura cameristica per il duo “insolito” di violino e arpa: dal celeberrimo: Piéce en forme de Habanera di Maurice Ravel – un omaggio probabilmente al Genio di George Bizet della Carmen, di cui riecheggia la melodia Habanera, che ognuno di noi almeno una volta nella vita ha canticchiato o fischiettato; passando poi alle melodie trasognanti e trasognate che portano lo spettatore in una dimensione parallela evadendo la triste e cruda realtà del quotidiano con la: Fantasie op.124 di Saint-Saëns; l’italiano Ottorino Respighi protagonista con la Berceuse e il Valse caressante tratti dai Sei Pezzi; l’Italia ancora protagonista con la musica di Luigi Maurizio Tedeschi e la sua Elegia Op.22, forse l’autore più rappresentativo della letteratura cameristica per arpa, maestro di Luigi Maria Magistretti, il didatta per eccellenza dello strumento pizzicato a 47 corde; per concludere poi con il Genio di Astor Piazzolla, che non ha bisogno di presentazioni, con: Bordel, Café e Night Club tratto Histoire du Tango, genere di cui Piazzolla è protagonista assoluto ed indiscusso.

Pubblico in visibilio a fine serata, tanto da “costringere” le due artiste a ben tre bis, sinonimo dell’apprezzamento della loro Arte.

I concerti di Musica nelle Corti di Capitanata proseguono fino al prossimo 15 luglio.

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