Pierino e il Lupo, la favola di Prokof’ev con la voce di Alessio Giannone stasera a Bari. Il racconto di Francesca Pietroforte

by Agnese Lieggi

«L’orchestra è un mondo. Ognuno contribuisce con il proprio strumento, con il proprio talento. Per il tempo di un concerto siamo tutti uniti, e suoniamo insieme, nella speranza di arrivare ad un suono magico: l’armonia…»

Dalle parole di Andreï Filipov, protagonista principale del film Il concerto (Le concert) un film del 2009, pluripremiato e diretto da Radu Mihăileanu, si può rivivere appassionatamente il ruolo di una orchestra come metafora di vita e apprezzarne le potenziali virtù per la società. Prima di tutto per il suo valore assoluto e poi per la centralità della musica e dell’arte in questo momento storico di grande difficoltà.

Così, l’Orchestra Sinfonica Metropolitana di Bari, nata nel 1968 attualmente sotto la direzione musicale e artistica del M° Marco Renzi, ci regala una domenica sera di grande valore. Infatti, il 22 novembre, alle ore 20:00, andrà in scena in streaming sulle pagine social della Città Metropolitana di Bari, con lo spettacolo “Pierino e il lupo”di Sergej Sergeevič Prokof’ev, dal palco del teatro Piccinni di Bari, diretta dal M° Giovanni Rinaldi e accompagnata dalla voce narrante dell’attore barese Alessio Giannone, in arte “Pinuccio”.

Ricordiamo che “Pierino e il lupo”, è tra le più importanti  opere per bambini ma anche per adulti, per voce recitante e orchestra, all’interno della quale ogni personaggio è rappresentato da uno strumento che valorizza peculiarità e sentimenti. Per esempio, l’uccellino cinguettante è caratterizzato dal flauto, l’anatra dall’oboe, il gatto dal clarinetto, il nonno dal fagotto, il lupo dai corni e i fucili dei cacciatori dai timpani e dalla gran cassa. La voce recitante incontra la musica creando delle vere e proprie immagini sonore.

Vivo con il piacere il dialogo con la Consigliera Metropolitana di Bari, Francesca Pietroforte, Delegata alla cultura e all’orchestra, per approfondimenti sull’evento.

Il concerto di domenica sera rappresenta un bel segnale di resistenza, la forza delle idee è fondamentale in momenti così difficili. Come nasce l’idea di fare suonare l’orchestra in sicurezza e consentire agli spettatori uno spettacolo quasi come fosse dal vivo?

All’indomani del DPCM di ottobre, con il quale si chiudevano molti luoghi della cultura per contrastare la diffusione del Covid-19, ho ritenuto chiedere ai nostri professori d’Orchestra di continuare a provare insieme e in presenza, rispettando le prescrizioni, così da strutturare una serie di eventi da trasmettere in streaming. La tecnologia può provare a sopperire all’assenza fisica: certamente ascoltare un concerto sul proprio computer non è come ascoltarlo in una sala o un auditorium, ma in attesa di poterci rivedere penso che fosse doveroso non abbandonare il nostro pubblico in un momento di difficoltà.

Come ha risposto il pubblico alle precedenti edizioni in streaming dei concerti?

Direi che la risposta è stata ottima, abbiamo registrato più di 13 mila visualizzazioni sia per il primo concerto che per il secondo con un trend in crescita, segno del fatto che la nostra Orchestra ha un pubblico affezionato, che ne segue costantemente le attività, ma mi pare evidente un bisogno di cultura, da soddisfare anche attraverso l’uso dei nuovi media, da parte di una platea sempre più vasta.

Siamo al terzo dei concerti in streaming, com’è stato per i professori d’Orchestra inizialmente l’impatto con l’assenza del pubblico all’interno del teatro?

Fortunatamente la nostra Orchestra si compone di professionisti esperti e di elevato spessore, approfitto di questo spazio per ringraziarli uno per uno visto l’impegno che stanno profondendo nel realizzare queste iniziative. Certamente esibirsi in un teatro vuoto non è semplice, perché non si ha il caloroso riscontro di chi è presente in sala, perché non ci sono gli applausi, perché chi vive e lavora nel mondo della musica vive anche a stretto contatto con il pubblico. I nostri professori lo stanno facendo al meglio, ma l’impatto ha avuto un effetto straniante per molti.

Ricorderà l’edizione di Pierino e il lupo di qualche anno fa, dell’Orchestra Mozart diretta dal M° Claudio Abbado e presentata da Roberto Benigni. Alessio Giannone sarà la voce narrante della favola, è quindi  il nostro Benigni barese?

Ho voluto coinvolgere Alessio – alias Pinuccio – perché sono certa che possa rappresentare un valore aggiunto per lo spettacolo, personalizzando i testi anche in relazione a quanto sta accadendo attorno a noi. Non so se Giannone sia il nostro Benigni, ma naturalmente glielo auguro: certo né vis comica né professionalità gli fanno difetto!

Francesca Pietroforte e Alessio Giannone

Per il valore didattico che della favola musicale di Prokof’ev possiede, al concerto di domenica sera assisteranno molti bambini, anche se dai salotti delle proprie abitazioni, quale messaggio darebbe loro?

Abbiamo pensato a questo spettacolo proprio per loro. Sono tra i più colpiti in questo momento storico perché fanno più fatica degli adulti a modificare, anche in maniera radicale, le proprie abitudini. Il Covid è stato un vero e proprio disastro, non solo in termini sanitari e di perdita di vite umane, ma anche in termini sociali: i bambini e i ragazzi scoprono il mondo che li circonda attraverso la socialità, ma questo ora non è possibile. L’auspicio è offrire un momento di svago, e naturalmente farli appassionare alla musica. Il messaggio dovrebbe essere proprio quello di dare sollievo educando, di imparare divertendosi. Speriamo di esserci riusciti.

Grazie per la sua disponibilità e complimenti per la splendida idea!

Grazie a voi, vi aspettiamo!

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