Silvio Orlando incontra le studentesse e gli studenti del Dipartimento di Studi Umanistici

by Tommaso Campagna

Splendida l’idea del Rettore Limone e della docente di letteratura teatrale italiana nonché sua delegata alla comunicazione, prof.ssa Palmieri, di far dialogare uno dei più importanti attori italiani con le studentesse e gli studenti universitari.

Incontro vivace e divertente ma anche denso di importanti spunti di riflessione tratti dalla pièce di Lucia Calamaro (drammaturga di notevole interesse) “Si nota all’imbrunire”, ancora per questa sera in scena al Teateo Giordano.

In particolare, l’attore si è soffermato sul tema del rifiuto dei nostri tempi di considerare l’altro come possibile fonte di arricchimento, strumento di un altro punto di vista che può aiutarci a guardare oltre i nostri orizzonti individuali.

Oggi, il prossimo viene visto come un intralcio ai nostri propositi, come un pericolo per il raggiungimento dei nostri fini, come un ‘nemico’ da abbattere senza prestare ascolto alle sue ragioni, come insegnano le becere trasmissioni televisive dei nostri tempi senza dimenticare le brutture dei social network. Questo atteggiamento non può che generare mostri e incrudelire il mondo che viviamo.

Il protagonista della pièce è un uomo che sceglie la solitudine, ma solo perché non riesce più a comprendere gli altri dopo il lutto della perdita della moglie. L’Università del nuovo corso ha sposato in pieno l’importanza di sviluppare nella popolazione studentesca competenze trasversali sempre più importanti per una corretta comprensione della complessità del mondo in cui viviamo.

Far amare il teatro, il cinema (si sta studiando anche di costituire il primo cineclub dell’Università di Foggia), la letteratura, le arti in genere a tutte studentesse e gli studenti dovrebbe essere un imperativo per ogni istituzione formativa. Ancor di più per una Istituzione di Formazione Superiore come l’Università. Questo obiettivo è uno dei più importanti obiettivi del piano strategico dell’Università del prof. Limone.

Silvio Orlando se ne compiace e se ne congratula (perorando però anche una laurea honoris causa, in pieno stile Cardinal Voiello).

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