Sanremo, milioni di spettatori per uno spettacolo debole

by Mimmo Cicolella

Sanremo, Sanremo, Sanremo! Amadeus fa filetto, ma per il momento solo nei numeri. Infatti la prima serata è una ribollita del 2019 e del 2020, con la differenza che il copione già lo conoscevamo. Anche Fiorello è apparso stanco e si è notato dalla sua assenza. Poco sul palco, con le “solite” storie e la solita presa in giro del direttore di Rai 1. Insomma, lo smalto vero, lo ha lasciato nel tour che lo showman siciliano porta in giro per l’Italia. Così come la scelta archeologica di riportare “in vita” Ornella Muti, non è proprio la trovata dell’anno. Conferma il fatto di essere impacciata, anche quando deve parlare dei suoi “mille” partner cinematografici. Anche questa “seduta psicoanalitica” tipo “Domenica In”, insomma, è la solita solfa.

Bisogna aspettare mezzanotte e 41 per vedere un omaggio sbiadito dell’immenso Battiato: blasfemia! Fra l’altro, anche dal punto di vista della furbizia autoriale, perché non si decide di ricordare Battiato in più tempo facendo semmai esibire e raccontare il poeta del canto con altri superospiti? Deludente anche la prima serata canora. Fortunatamente la giuria della Stampa rimette a posto un pò l’ordine degli addendi anche se falla su un piazzato.

LE PAGELLE

Mahmood e Blanco : se finisse oggi il festival della canzone italiana, sarebbero assolutamente loro i vincitori. Canzone delicata e bellissima nell’armonia e negli arpeggi. Un capolavoro autoriale che i due giovani cantanti porgono con classe e forte comunicazione emotiva: VOTO 8

Massimo Ranieri: La sua canzone ricorda un’aria operistica, ed è particolarmente accattivante ed incisiva anche nel testo. Furbamente si parla di emigrazione-immigrazione , ma il parallelo è con i nostri migranti del primo del ‘900 che partivano per l’America. La melodia regge, lui no. Ranieri sembra improvvisamente perso nel fiato e becca spesso stecche sui suoi toni preferiti, quelli alti. Peccato. Speriamo si tratti di un malanno passeggero, a meno che non sia arrivato anche per lui il tramonto vocale. VOTO 6 e 1/5 (d’incoraggiamento)

Michele Bravi: Pur non piazzandosi sul podio, porta una bella canzone. Lui la vive bene , grazie ad un particolare stato di grazia, dovuto anche ad un recupero della propria “intimità” ed un privato vissuto finalmente con serenità: VOTO 7

Gianni Morandi: attendiamo con ansia un secondo ascolto, non ci abbiamo capito molto. Per la voglia di fuggire dall’essere “boomer”, è il più “boomer” di tutti. Con una canzone di Jovanotti che è la brutta copia di quella estiva, che già non era un granché. Non si spreca così un Gianni Morandi a Sanremo: VOTO 5 ( perché è pur sempre il Gianni nazionale)

La Rappresentante di Lista: canzonetta piaciona ma che centra il suo obiettivo: sarà la più suonata dalle radio..e anche ballata: VOTO 7

Dargen D’Amico: da autore di Fedez a cantante. Non ci fa impazzire in entrambi ruoli. né capiamo perché sia a Sanremo, né cosa canti. Ma ci sarà qualcosa che noi non cogliamo per essere terzo in classifica: VOTO 4 (per rispetto ai colleghi che l’hanno votato)

Achille Lauro: mediocre musical. Tutta scena, manco tanto entusiasmante. il resto è la solita canzone dell’intrepido Achille. Ma non ci crede lui, figuriamoci noi: VOTO 3 (per il coro Gospel)

Riuscirà Amadeus a mantenere i suoi 11 milioni di spettatori con il 54% di share? Ci proverà stasera con Checco Zalone, e l’omaggio all’Unica Monica Vitti. Ma chiaramente attendiamo la gara canora, perché i Maneskin ormai sono solo super ospiti, come la Pausini che si esibirà stasera.

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