Il potere inespresso delle perpetuatrici del genere umano al festival “L’Eredità delle Donne” di Firenze

by Michela Conoscitore

Il 60% delle donne è convinto di dover lavorare il doppio di un uomo per essere rispettate a lavoro. Il 94% di loro è sicura che se otterranno una posizione di leadership, saranno trattate peggio degli uomini. Infine, il 93% delle donne pensa che se fossero in una posizione di leadership sarebbero oggetto di molestie sessuali e accanimento critico. Questi sono i dati resi noti dal CEO del Geena Davis Institute on Gender in Media, Madeline Di Nonno, durante la conferenza stampa di presentazione del festival L’Eredità delle Donne, moderata dalla conduttrice e direttrice artistica del festival Serena Dandini.

Un’edizione diversa quella di quest’anno, per via del Covid, sia per strutturazione che per contenuti: al festival, che si terrà nei giorni del 23, 24 e 25 ottobre, si potrà partecipare anche virtualmente collegandosi al sito oppure alla pagina Facebook. Gli eventi dal vivo si terranno alla Manifattura Tabacchi e vedranno avvicendarsi quest’anno ospiti con messaggi ancora più significativi degli anni precedenti, perché all’indomani della disastrosa pandemia da Covid che ancora sta affliggendo la comunità mondiale, ora è necessario fondare un mondo nuovo. Quindi, perché non fondarlo sulle idee delle donne?

Il festival, dedicato a Anna Maria Luisa de’ Medici, elettrice palatina, mecenate e ultima esponente della celebre famiglia, toccherà con le ospiti argomenti non solo importanti ma necessari da cui ripartire, sanità, economia, politica, ambiente e arte, per provare a dare vita ad una comunità civile più coesa e unità per quanto riguarda il peso delle donne nel mondo, per non leggere più quelle percentuali che altro non sono timori e paure in una società che dovrebbe essere già profondamente strutturata ad accogliere le politiche di genere.

La conferenza stampa, che si è aperta con un estratto dell’intervista di Serena Dandini alla scrittrice e attivista Margaret Atwood, ha visto innanzitutto la partecipazione di Dario Nardella, sindaco di Firenze, e Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del capoluogo toscano, ente ospitante del festival: “Il sinonimo di donna è coraggio”, ha affermato Nardella, “ci devono essere più fatti che parole dedicati alle donne, quindi era impensabile che il festival quest’anno non fosse organizzato”. Il sindaco ha proseguito, dicendo. “L’Eredità delle Donne è un festival che rimette le donne al centro e invita a parlare a Firenze le figure femminili più influenti al mondo può aiutare a ristabilire il giusto baricentro e farci riflettere su come davvero dobbiamo provare a cambiare atteggiamenti, mentalità, stereotipi e disuguaglianze”. L’assessore Sacchi ha aggiunto: “Le donne che porterete a Firenze saranno una luce in questa strada tortuosa che stiamo affrontando. La cultura è la carta vincente per la rinascita del Paese. Il dialogo culturale è fondamentale e a Firenze lo stiamo vivendo senza lasciare nessuno indietro e senza spegnere nessuna impresa culturale, linfa vitale di ogni città”.

La parola, poi, è passata a Luigi Salvadori presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Firenze, tra i principali sponsor del festival: “L’emergenza sanitaria ha pesato principalmente sulle donne, tra famiglia e lavoro. Tutte hanno affrontato il lockdown con resilienza. Il simbolo del loro eroismo in quel periodo è la dottoressa Annalisa Malara, tra le ospiti dell’EDD 2020, che individuò il paziente zero di Codogno, permettendoci di prendere coscienza del diffondersi del Covid in Italia. Le donne sono una vera ispirazione”.

Le dichiarazioni di Salvadori hanno sicuramente potenziato l’intervento dell’altra ospite eccellente della conferenza stampa, la professoressa Ilaria Capua, vera mattatrice della conferenza stampa: “Le donne non solo ispirano, ma generano ognuno di voi”, ha affermato Capua, “la donna e il suo utero non possono essere riprodotti in laboratorio, quindi se noi non mettessimo a disposizione la ‘nostra’ incubatrice biologica, nessuno sarebbe qui. Noi donne siamo le perpetuatrici del genere umano, un nostro grande potere inespresso, vorrei che il festival si concentrasse anche su questo concetto”.

La professoressa Capua ha concluso, constatando che: “Siamo in un tempo sospeso, un momento sì di crisi ma anche di grandi opportunità. Le opportunità ci sono, bisogna riconoscerle, afferrarle e adattarle alle nuove sfide sulla sostenibilità del sistema vita, l’emergenza sanitaria ha fatto comprendere che le donne devono essere protagoniste. Ora possiamo decidere se andare in un posto migliore o tornare dove eravamo prima.Dobbiamo far passare determinate idee, recuperare il talento femminile ‘chiuso in casa’ ”.

Altro partner e finanziatore importante del festival è Gucci, presente in conferenza stampa con Antonella Centra, EVP General Counsel, Corporate Affairs & Sustainability della casa di moda: “Mai come quest’anno desideriamo essere al fianco della città di Firenze, del Sindaco e della Fondazione per supportare Serena e tutto il team nella realizzazione del Festival. Sarà un’edizione in parte diversa, dato il momento che stiamo vivendo, ma ancora più densa di idee e iniziative, volte a far conoscere e a celebrare le donne, le loro virtu’, i talenti del passato, del presente e del futuro. Gucci da sempre pone al centro delle politiche di inclusione le donne contro ogni forma di stereotipo e discriminazione di genere. Avere la possibilità di parlare di questo tema in un contesto di festa è una opportunità cui siamo felici di portare il nostro contributo”.

Il programma di eventi quest’anno è molto ricco e, oltre agli incontri della mattina e pomeridiani, ci saranno due serate condotte da Serena Dandini che vedranno protagoniste la professoressa Capua, la scrittrice Chiara Valerio, la direttrice del CERN di Ginevra Fabiola Giannotti, la giornalista Rula Jebreal e, in una serata dedicata a lei, l’attrice Lella Costa.

Segnate in agenda quindi l’appuntamento per la rinascita tutta al femminile con l’Eredità delle Donne 2020.

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