A Nicola Gratteri la cittadinanza onoraria di Mattinata

by Micky De Finis

Non appena mette piede sotto il Faro della Legalità nel cuore di Mattinata, un grande applauso accoglie Nicola Gratteri, coraggioso magistrato da una vita sotto scorta. E quando la piccola Marika de Meo, mini sindaca della città, legge il deliberato del Consiglio Comunale che gli conferisce la cittadinanza onoraria, la commozione travolge tutti. 

Poi, come d’incanto, comincia a piovere, ma la folla resta lì ferma, come fosse bloccata da una forza maggiore.

La natura della pioggia è sempre la stessa, eppure riesce a far nascere spine nel pantano e fiori in un giardino. Come in quello di Mattinata.

Una bella platea di giovani, tantissimi cittadini ed insieme molti turisti. 

Poi le forze dell’ordine, il vice prefetto Carmen Palumbo, il Vicario del Vescovo Moscone. Ma c’erano  anche il Vice Presidente della Regione Raffaele  Piemontese e Valentina Lucianetti con il papà Massimo, magistrato di lungo corso. I temi della legalità sono pane quotidiano nel loro impegno.

Tutti ad ascoltare le riflessioni più acute per vincere il buio della notte che a volte stringe la Capitanata nella paura. Ma la voglia di reagire si sentiva tutta.

È proprio così, non c’è nulla da fare, da scrivere e da dire, perché “se tu vuoi l’arcobaleno devi sopportare la pioggia” 

Una sera d’estate che segna un valore simbolico, significativo in una terra segnata dalla storia dei poteri criminogeni, con un lungo elenco di morti ammazzati. 

Gratteri la racconta con parole semplici, toccanti, tutte scandite a punta secca.  E declina il suo pensiero limpido. Fuori dai denti. 

“ Sino a quando non riusciremo ad affermare che delinquere è una pratica sconveniente non ne usciremo, ecco la necessità che la politica si interroghi, lavori per realizzare  un quadro normativo diverso. 

Poi l’affondo : “ io credo che la mafia garganica continuerà ad agire, ad incutere timore sino a quando non avrà affermato il suo ruolo. Una volta ultimato questo suo percorso frenerà i suoi istinti omicidi perché avrà concluso il graduale e progressivo processo di insediamento nel tessuto  sociale”.

Giuliano Foschini, bravo giornalista di Repubblica, da sempre su questi temi, difende il ruolo della stampa quando Gratteri ne richiama le responsabilità, i silenzi. 

“ Non possiamo sottacere che qui ci sono giovani colleghi che tutti i giorni rischiano in prima persona  per dare forza all’argine di difesa della gente di questa terra”.

Un’iniziativa di grande pregio per i suoi contenuti , anche perché nella  campagna elettorale che sta andando in scena in questi giorni  – rileva Gratteri senza peli sulla lingua- “ non ancora si sentono parole concrete d’impegno sul tema cruciale della mafia, sulle proposte da mettere in campo. Insomma, non  può bastare mandare cinque agenti in più in un commissariato mentre dieci se ne vanno in pensione”

Sul finire la folla si stringe intorno al giudice Gratteri, blindato dalla scorta.

Lui, blue jeans e t-shirt bianca, dispensa un sorriso, poi via di corsa con i suoi angeli custodi. 

A fine sera, con visibile orgoglio, Michele Bisceglia, sindaco di Mattinata torna al suo lavoro di ogni giorno. 

A lui, al Consiglio Comunale di una città sempre più bella ed attrattiva, va il merito di tenere sempre alta l’attenzione su quella che poi  è la vera sfida nel territorio, quella che maggiormente inciderà per il suo progresso. 

Vivere più liberi in una terra più giusta.

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