“I dipendenti si sono dimostrati molto professionali, hanno capito il momento di difficoltà della struttura. Purtroppo non è stato possibile rinnovare il contratto ai moltissimi ragazzi che avevano un contratto a termine e i trenta dipendenti che di solito abbiamo nel periodo invernale si sono ridotti a sette”.
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«La DAD dovrebbe essere una parte minoritaria e complementare dell’insegnamento, se diventa il tutto è una catastrofe.» L’intervista al dirigente Trecca
“È evidente che la D.D.I., che dovrebbe essere una piccola parte complementare della Didattica, finisce per assorbire tutta la didattica, comincia a mostrare i suoi limiti e più questa situazione si protrarrà e più evidenti saranno le crepe e i rischi sempre più gravi che emergeranno.” L’intervista a Giuseppe Trecca
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Didattica in presenza? “Condizioni materiali dei trasporti e delle strutture scolastiche pressoché immutate”. L’Unione degli Studenti di Foggia chiede un tavolo tecnico in Provincia
by redazioneby redazioneJacopo lo Russo: “In questo periodo più che mai è necessario che ci sia collaborazione e dialogo tra Istituzioni e comunità scolastiche per creare le condizioni di un ritorno in classe il più sicuro possibile e per continuare a garantire il diritto allo studio a tutte le studentesse e gli studenti della nostra provincia.”
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Urban Politics
“Con la DaD abbiamo fatto l’esperienza dell’inadeguatezza: occorre affrontare il tema della cittadinanza digitale”. A colloquio con la dirigente Mariolina Goduto
“Abbiamo ripreso con le stesse complessità e con le ambiguità che hanno contraddistinto la prima fase dell’anno scolastico, ma ormai siamo temprati, riusciamo a fronteggiare le difficoltà, preveniamo i problemi. Lavoriamo tutti molto di più, un impegno totale senza orari prefissati, ma recuperiamo energie e motivazione nel momento in cui verifichiamo che sta funzionando”.
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PoliticaStrettamente Personale
Lady Mastella, “l’irresponsabile Renzi” e quel gabinetto di guerra contro i policromi lockdown italiani
Oggi di cosa si parla? Dei Cinquestelle passati dall’antisistema all’accordo con tutti purché Casalino mantenga il suo posto? Del Partito Democratico o dello stesso Renzi, che hanno chiesto i voti agli elettori in contrapposizione ai Cinquestelle e ci governano insieme? Della Lega che lo ha già fatto, con il placet degli alleati di centrodestra? Su, cerchiamo di conservare un minimo di serietà.
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In una situazione di emergenza, nella quale non siamo ancora in grado di stabilire se sia più grande il disastro sanitario o quello economico, si imporrebbe un Governo di alta responsabilità istituzionale, sostenuto o almeno non osteggiato dalla totalità delle forze presenti in Parlamento.
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SaluteTop Posts
Prof Russo: “Depauperando la biodiversità, aumentiamo il rischio zoonotico. Dobbiamo mettere un argine alla crisi ambientale, la vera causa di spillover e pandemie”
“Deforestiamo, penetriamo con insediamenti umani all’interno di aree naturali un tempo vergini, degradiamo gli habitat naturali spingendo le specie animali ad approssimarsi innaturalmente all’uomo, spesso con densità che in condizioni ambientali ben conservate non si verificherebbero, cacciamo e vendiamo animali e loro parti. È il nostro comportamento a creare una nuova interfaccia uomo-animale aprendo la porta ai potenziali spillover”
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Strettamente Personale
Strettamente personale. Scuola, una battaglia ideologica. Quando un diritto diventa una concessione
I poteri pubblici, a causa della loro incapacità di garantire la salute e la sicurezza delle nostre scuole, mi dicono che sono io cittadino a dover motivare il mio desiderio di usufruirne, non loro a doverlo rendere possibile.
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Tralasciando questo spettacolo poco edificante, che può riassumersi nella saporosa espressione dialettale “m’nars i form’ mbacce”, penso che il sindaco Landella e i consiglieri di maggioranza debbano riflettere. Credono davvero che Foggia possa andare avanti così per tre anni e mezzo?
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Ieri come oggi, si riscontrò scetticismo anche tra alcuni medici. E qui fu decisivo l’intervento dello stesso sovrano. Nel 1812, infatti, Ferdinando IV di Borbone dispose che non ci si potesse laureare in medicina se non si dimostrava di “essere appieno versati nell’esercizio pratico dell’innesto” cioè appunto nelle vaccinazioni.