Il più bel concerto del 2020? John Williams e i Wiener Philharmoniker

by Fabrizio Simone

Il 2020 è terminato da poche ore (esultare è un dovere collettivo), ma una cosa è certa: il più bel concerto dell’anno appena trascorso è avvenuto a gennaio ed ha avuto per protagonista un grande nome della musica da film, l’americano John Williams.

Il compositore statunitense, infatti, il 18 gennaio ha debuttato a Vienna, nella Goldener Saal del Musikverein (la stessa sala che ospita il tradizionale Concerto di Capodanno viennese, in cui Eduard Strauss presentava spesso le composizioni più recenti di suo fratello Johann) dirigendo i Wiener Philharmoniker in un concerto di musiche proprie, avvalendosi della presenza della prestigiosa violinista tedesca Anne-Sophie Mutter (chi ignora il suo nome deve sapere che a 16 anni, nel 1979, ha inciso il suo primo disco, il Concerto per violino e orchestra di Beethoven, diretta da Herbert von Karajan). Il concerto è stato replicato il giorno successivo con lo stesso programma e dal 14 agosto può essere ascoltato grazie alle riproduzioni in Blu-Ray, CD, Vinile ed eVideo prodotte dall’etichetta tedesca Deutsche Grammophon (le tracce possono essere recuperate gratuitamente anche su YouTube).

L’88enne John Williams ha selezionato con cura il programma dei due concerti viennesi, pescando qua e là soprattutto tra le sue composizioni meno famose: il Tema di Hedvige da Harry Potter e la Pietra filosofale, arrangiato per l’occasione per violino e orchestra, disseminando nella partitura trilli e abbellimenti vari per complicare il materiale sonoro affidato al solista; il Tema da Jurassic Park; l’esotico Tema di Marion, superbamente riarrangiato appositamente per l’esecuzione con la Filarmonica di Vienna,e la celebre Marcia dei predatori da Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta; La danza del diavolo da Le streghe di Eastwick per violino e orchestra; quattro estratti da Star Wars (il tema principale e l’indimenticabile Marcia imperiale di Darth Fener sono stati inclusi); Le avventure terrestri da E.T. (porzioni del tema principale della pellicola compaiono più volte trasfigurati); Il volo per Neverland da Hook – Capitan Uncino; estratti sinfonici da Incontri ravvicinati del terzo tipo; e cinque pezzi presenti solo nell’edizione deluxe in Blue-Ray (Il Tema dal remake del 1995 di Sabrina, Donnybrook Fair da Cuori ribelli, il Tema da Un grande amore da 50 dollari, The Duel da Le avventure di Tintin – Il segreto dell’Unicorno e Remembrances da Schindler’s List.

Il pezzo forte del concerto (e del cd) è senza dubbio l’esecuzione (e l’incisione) dell’Imperial March tratta dal quinto episodio di Guerre Stellari, Empire Strikes Back. La Filarmonica di Vienna non ha una particolare propensione per la musica da film ma, sotto l’egida di Williams, ha offerto la migliore esecuzione di sempre del celebre tema di Dart Fener, rendendo omaggio all’ultimo grande maestro della musica cinematografica (morto Morricone, nessuno può sottrarre la corona a Williams). La possente macchina orchestrale, messa su dal compositore americano in questa partitura così enigmatica, risulta oleata alla perfezione grazie alla Filarmonica di Vienna: gli archi infuocati trovano negli ottoni non solo dei degni compagni di viaggio, ma anche i naturali depositari della malvagità dell’oscuro Anakin Skywalker. Il “Wow” finale di John Williams, rivolto al primo violino dell’orchestra viennese, Jun Keller, al termine dell’esecuzione, è la migliore prova della sua soddisfazione, come testimonia il video caricato dall’etichetta discografica Deutsche Grammophon su YouTube (questo il link: https://www.youtube.com/watch?v=vsMWVW4xtwI).  

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