Colazione da Tiffany non è solo una semplice commedia sentimentale americana confezionata secondo i canoni del periodo, ma un film che parla di libertà e di legami attraverso un’eroina diversa dagli stereotipi del cinema classico di quegli anni.
Cinema
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Film
Quella notte a Miami…, l’esordio alla regia di Regina King sul movimento afroamericano per i diritti civili anni ’60 che punta dritto agli Oscar
Quella notte a Miami è ambientato nel 1965. Molte questioni restano irrisolte e l’impegno dei personaggi pubblici per la causa afroamericana è più importante che mai. Regina King è prima di tutto una grande attrice, già vincitrice di Emmy e dell’Oscar nel 2019 per Se la strada potesse parlare.
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FilmQuale dolce mela
Radioactive, la storia di Marie Curie nel film di Mariane Satrapi
by Paola Mannoby Paola MannoÉ sempre difficile lavorare su un’opera, cinematografica o letteraria che sia, che racconta un personaggio molto…
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Cinema, Storie e MitiFilm
Arancia Meccanica, tra Fellini e Beethoven compie 50 anni il film cult di Stanley Kubrick
Stanley Kubrick voleva far un film che fosse fondamentalmente un’opera di analisi psicologica e sociale e che indagasse sul condizionamento psicologico come arma di controllo degli individui da parte dei regimi totalitari
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Cinema, Storie e Miti
20 anni di Amélie e del suo altrove irreale e buono. Col suo Favoloso Mondo ha influenzato una generazione
La giovane cameriera del Café des 2 Moulins (divenuto nel frattempo una attrazione turistica) dalla fantasia sfrenata apparve subito all’inizio del nuovo secolo e del nuovo millennio come l’eroina normale ideale capace di rendere diversa una vita tediosa e buia
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Film
Il Monello, compie cento anni il capolavoro di Charlie Chaplin: il primo film autobiografico d’indagine familiare e sentimenti
La pellicola, dalla genesi travagliata e complessa, è stata il primo lungometraggio del regista e ha inaugurato quelle forme espressive e narrative che nel tempo non solo sono diventate i tratti distintivi del suo stile, ma hanno anche influenzato il cinema internazionale.
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Film
Pieces of a Woman su Netflix con Vanessa Kirby: il dolore glabro, in realtà aumentata e melodramma, di una madre
L’ultimo film di Kornél Mundruczò scritto a quattro mani con la sua compagna Kata Wéber è un film imperfetto. Imperfetto proprio perché forse ha in auge quella sorta di insofferenza di un film-verità, dovuto alla vera esperienza di sceneggiatrice e regista che flirtano continuamente in un gioco tra finzione e realtà non sempre del tutto riuscito. Non è un caso quel piano sequenza del parto ricreato realmente e senza l’uso di mash-up digitali.
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Lana Wood ha più volte sostenuto che sua sorella non sarebbe mai uscita dalla sua cabina di notte e con il mare agitato per tentare l’operazione di avvicinamento del gommone per la quale avrebbe dovuto percorrere una piccola rampa molto scivolosa. Natalie Wood non sapeva nuotare ed era terrorizzata dall’acqua.
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“Agalma è una parola greca che significa statua, ma anche immagine, icona. Gli antichi utilizzavano questo termine per intendere la capacità di una statua di riempire un vuoto, e avvicinarsi al divino.” L’intervista
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Lui è il sindaco della seconda città, per importanza, di Francia, lei una giovane insegnante di filosofia, il cui volto emana costantemente una luce, ma una luce “modesta e gradevole al pari di quella della luna; non il barbaglio strano e guizzante del lampo” come direbbe di lei uno scrittore come Ippolito Nievo.