Questo spettacolo è infatti un atto di fede biunivoco tra opera e spettatore, in cui ad entrambi è richiesta la sospensione del reale, la creazione di un’alternativa alla vita stessa. Cos’è in fondo il magico ed il misterioso se non l’arte, in grado di ricreare la vita ma anche di stravolgerla e riscriverla sotto svariate forme?
Teatro
-
-
Due dei più talentuosi attori del Teatro italiano – Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio – decidono di sperimentarsi nella trasposizione del più gotico e sensuale dei romanzi, “Dracula
-
Il 23 marzo era sul palco del Anche Cinema a Bari, il suo tour l’ha già portata a Genova, Roma, Modena e Bologna, all’orizzonte le date di Torino, Milano e Trieste. Il “Riding Tristocomico” è uno spettacolo in continua evoluzione, mai uguale a se stesso
-
Come poteva il Sindaco Pescatore non aver letto Il Vecchio e il mare… e se lo chiede, ad un certo punto, Angelo/Ettore Bassi, se il suo assassino, fuori da ogni cliché, semplicemente, impugnasse la pistola perché non aveva potuto stringere un libro
-
Il moto dei sensi. Il sogno e l’illusione. I bambini lucerini, nella magia del Teatro Garibaldi e della stagione PrimaVera, si sono trovati immersi nel genio di Leonardo in un matinée di studio e di incanto con “Il codice del volo”, scritto, diretto ed interpretato da Flavio Albanese
-
Roberto Galano: “Quando sentivano che volevamo aprire un teatro ci guardavano con stupore e poi ci consigliavano amichevolmente di aprire una pizzeria perché con quella sì che avremmo avuto di che campare”.
-
Fervente l’aria nel dietro le quinte del Teatro di Cagno, nel capoluogo pugliese, è qui che l’autrice e regista, Ilaria di Bari, parla della sua opera, “Feto”
-
-
Il “pueblo” è la fauna che popola la periferia di una città, un’enciclopedia umana di gente qualunque che incontri ogni giorno, al supermercato, in coda alla posta, agli angoli delle strade o che semplicemente, come il narratore, osserva dalla sua finestra ‘reale’ del suo monolocale di 35 mq o da quella ‘virtuale’ della cronaca in tv.
-
Si è mai vista una Biancaneve senza nani, tutta centrata sul rapporto ossessivo con la matrigna folle? Ci hanno pensato quelli del Crest a renderla noir