Non solo l’esperanto per il titolo, si percepisce in molti suoi versi un esperanto emotivo, che accomuna tutti, quando per non implodere, si tende alla notte.
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LibriStorieTop Posts
Vladimir Majakovskij e Lilja Brik, il delirio amoroso che fu un fiume di nevrosi, passione e versi disperati
La storia con Lilja Brik era finita da qualche anno e il poeta si era legato sentimentalmente alla giovane poetessa Veronika Vitol’dovna Polonskaja. Quel giorno, mentre scendeva le scale di casa, Veronika sentì un colpo di pistola. Tornata indietro, scoprì che Majakovskij si era sparato un colpo di pistola dritto al cuore.
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“Folle Affanno, Cronache del contagio” di Pedro Lemebel: il mondo queer degli anni Ottanta in Cile, tra Pinochet e AIDS
by redazioneby redazioneUnendo in maniera indissolubile impegno letterario e civile, Lemebel ci ricorda quanto i diritti negati dall’omofobia non colpiscono solo chi è vittima diretta di violenza ma le fondamenta stesse della società. Una comunità che non insorge di fronte alle vessazioni nei confronti di chi è diverso, più fragile o più libero, e che le considera come situazioni individuali che non riguardano tutti non ha ancora intrapreso il proprio cammino verso la democrazia
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L’ultima notte di Raul Gardini di Gianluca Barbera: qualcuno doveva scrivere il romanzo di Tangentopoli
Gli italiani hanno una passione smodata, quasi perversa, per i misteri. Vivono la loro esperienza terrena percependosi pedine di un inestricabile complotto. Ostentano furbizia, ma giungono al punto di rottura della saggezza di credersi marionette in uno scatolone, mossi da un’eminenza grigia di cui non sa niente ma di cui si possono riconoscere gli intenti solo ex-post.
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«Bisogna fare i conti con il rapporto che si ha con la scrittura, non solo con la storia che si vuole scrivere. La scrittura è un sentimento, un modo di essere. Riconoscerlo è il primo passo per renderlo una parte importante di noi».
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“La bambina invisibile” di Alessia Nobile. Quando l’anima trova il suo «congruo involucro terreno»
by redazioneby redazioneIn un racconto di formazione sincero e appassionante, colmo di sofferenze e voglia di affermare la propria identità, Alessia racconta la sua transizione che, nel tempo, ha sgretolato rapporti familiari e sociali, possibilità lavorative e amicizie
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Il perdono e la luce di Gemma Calabresi Milite: «La memoria deve avere le gambe, deve camminare».
«Urlare slogan e insulti contro una giovane donna che aveva appena perso suo marito è una cosa terribile. La morte, anche quella di un nemico, esige silenzio, merita rispetto. Spero che qualcuno di loro lo comprenda, anche cinquant’anni dopo».
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LibriStorie
“Una donna a Berlino”, Marta Hillers e il tabù degli stupri dell’Armata Rossa della Liberazione
Il diario travalica l’esperienza personale per divenire la parabola di tutte le donne che in Germania dovettero fare i conti con la violenza dell’esercito russo considerato in un primo momento “liberatore”. Divennero il capro espiatorio del male nazista. Si tratta di un’opera agghiacciante e senza omissioni su quello che è stato definito lo stupro di Berlino e dalla quale gli uomini escono malissimo. Vigliacchi e incapaci di difendere le donne tedesche, spesso andavano a nascondersi durante le violenze.
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Consigliato. A tutti coloro che ancora credono che si possa uscire vivi dagli Ottanta.
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LibriQuale dolce mela
Yasmina Reza e la narrazione polifonica sulla felicità e sull’amore del romanzo “Felici i Felici”
by Paola Mannoby Paola MannoTra i personaggi che animano il romanzo, qualcuno ci assomiglia, un altro può farci arrabbiare, perché così simile a chi ci fa soffrire. Di certo nessuno ci lascia indifferente.