Nello Santi era universalmente riconosciuto quale ultimo custode di una tradizione che affondava le sue radici direttamente nel mito di Toscanini, che venerava con devozione e del quale ha sempre cercato di seguire la lezione
Musica
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Sole, cuore e amore: possibile che gli “artisti” in gara a Sanremo, soprattutto i più giovani, non sappiano parlare d’altro in una canzone? L’Italia offre spunti continui, storie strepitose, personaggi incredibili. Ma quello resta un rifugio tranquillo, confortante, non fa danni, né espone a troppe critiche.
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A guardarlo in viso, il diciassettenne russo Ivan Bessonov pare un discendente di Chopin. Sotto la folta chioma biondastra, però, non si nasconde un angelo in carne e d’ossa scaturito dalla fervida immaginazione di Melozzo da Forlì o del Beato Angelico, ma un piccolo diavolo capace di assoggettare qualsiasi pianoforte e qualsiasi partitura (anche se la propensione per la musica nazionale è evidente) senza il minimo sforzo.
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Le sue performance sono sempre un invito alla navigazione sonora, alla scoperta di mondi diversi, distanti e vicini allo stesso tempo, sospinti dai venti del mediterraneo e dall’avanguardia musicale. Il racconto del concerto di Paolo Angeli
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Tom Kirkpatrick è un perfetto animale da palcoscenico. Col suo fascino un po’ retrò, che ricorda tanto la classe di Philip Marlow (Kirkpatrick non stonerebbe neppure con la pipa di Chandler), potrebbe continuare a conquistare le platee anche senza impugnare la sua tromba
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Musica
Il 29 gennaio del 1951 la prima serata del Festival più amato e criticato (ma sempre seguitissimo): perché Sanremo è Sanremo
Criticatissimo eppure incredibilmente amato, Sanremo è sempre stato un vero e proprio paradosso in ogni sua sfaccettatura, ma non poteva che essere così tenendo conto che la città stessa che lo ospita ha un’eccentricità già nel nome, denominandosi San Remo, avendo però come santo patrono San Romolo.
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Kropinski componeva di notte i suoi brani nella stanza di dissezione del dipartimento di patologia del campo di Buchenwald, al riparo da cuori imbarbariti. Una volta liberato porterà con sé solo un numero limitato di queste partiture improvvisate sul retro di moduli burocratici (molte partiture finirono nel fuoco per non soccombere al freddo) e il suo violino.
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Il “mezzo ebreo” (per via materna) Translateur fu denunciato da un delatore e per lui iniziò il calvario: il Reich bandì la sua musica – Sportpalastwalzer incluso – e fu costretto a vendere la sua casa editrice
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I front man sono Giovanni Molinari, Francesco Scaramuzzi e Francesco Ambruosi, dietro le quinte il regista Rino Di Bartolo ed i fotografi di scena Antonio Iacobelli e Pino Di Cillo. Tutti arrivati, grandi professionisti, un dirigente nell’amministrazione pubblica, un preside e l’ingegnere, l’agente di commercio, un biologo nonché informatico e l’ex forza dell’ordine
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Sul palco, prima dell’esibizione, un emozionatissimo Tony Di Corcia, ponendo brevi domande al M° Domenico Losavio, ad Enrico Sannoner e al presidente Domenico Berlingieri, ha riannodato i fili della storia di questa autentica istituzione foggiana.