Affascinata dalla psichiatria, cercò in tutti i modi di essere ammessa a svolgere la specializzazione in manicomio ma l’ingresso le venne precluso. Solo nel 1904, dopo una campagna stampa organizzata in suo favore da alcuni giornali (tra cui quello di Marguerite Durand), riuscì a diventare il primo medico donna in un manicomio.
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Jane Austen, la fervida immaginazione, lo humor e l’acuto senso critico del genio che ha ritratto un’epoca
Si attende, per il 15 luglio, la nuova trasposizione Netflix di uno dei romanzi più amati della scrittrice inglese, Persuasione. Difatti, Jane Austen fornisce infiniti spunti agli sceneggiatori contemporanei, di cinema e serie televisive, i quali si misurano con la sua penna per restituire al pubblico, su grande e piccolo schermo, le storie che appassionano milioni di persone al mondo.
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La tristezza di una madre e la vita letteraria di Tove Ditlevsen. Non si sopravvive mai alla propria Infanzia
Tove Ditlevsen era la più grande autrice danese quando morì suicida nel 1976. Grazie a Fazi, che ha ripubblicato la sua trilogia di Copenaghen cominciando con l’intensissimo Infanzia, è diventata un caso editoriale letterario internazionale, tanto da essere inserita dalla New Yorker Books Review come la riscoperta editoriale del 2021.
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Paola Lombroso, la donna che inventò il Corriere dei Piccoli ma fu estromessa dalla direzione perché «in quanto donna le famiglie non capirebbero e non gradirebbero»
Paola Lombroso, giornalista e studiosa di letteratura per l’infanzia, fu tra le prime donne in Italia a interessarsi di psicologia. Inventò le bibliotechine rurali con lo scopo di fornire libri alle scuole più disagiate d’Italia, creò rifugi per gli orfani di guerra e fu l’ideatrice del progetto editoriale Corriere dei Piccoli, sottrattole mentre veniva alla luce solo perché “donna”. Estromessa dalla direzione del giornale, dovette firmarsi con uno pseudonimo nel piccolo spazio che le fu affidato.
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La storia di Madame Tussaud, da ritrattista di maschere funebri a creatrice dell’ impero delle statue di cera
Prima di diventare Madame Tussaud – creatrice di un marchio globale e di una delle attrazioni più visitate di Londra con 24 filiali in tutto il mondo- Marie è stata una donna forte e coraggiosa che si muoveva a suo agio tra cadaveri e palazzi di giustizia riconosciuta come la più celebre e talentuosa ritrattista di maschere funebre.
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La storia di Françoise d’Aubigné, la cenerentola che divenne Madame de Maintenon e sposò segretamente Re Luigi XIV
Nessuno avrebbe scommesso nulla sull’avvenire di Françoise d’Aubigné che attraverso l’astuzia e l’intelligenza riuscì prima a diventare “la tata dei bastardi del re” poi ad acquisire un titolo e diventare madame De Maintenon e infine la moglie di Re Luigi XIV cui fu sposata per 32 anni.
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Rinominò l’azienda come Veuve Clicquot-Ponsardin, usando il suo titolo, vedova (Veuve), e aggiungendo il suo nome da nubile, quindi non ci sarebbe stato alcun dubbio su chi stesse producendo il vino.
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Luisa Fantasia, prima vittima di mafia trasversale, e i suoi passi di legalità da Milano fino in Puglia. Borrometi: «Compito di tutti ricordarla»
Quarantasette anni fa a Milano, il 14 giugno del 1975, per vendetta trasversale, veniva barbaramente seviziata e uccisa la giovane sanseverese Luisa Fantasia. Questo pomeriggio, al porto turistico di Manfredonia, per mantenere vivo il suo ricordo, si procederà alla piantumazione di un albero d’ulivo, a cui seguirà il convegno ‘I passi di Luisa’.
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Berthe Morisot, pittrice impressionista e cronista colta della condizione femminile nella sua epoca
La prima personale della sua carriera, Morisot riuscì ad organizzarla soltanto nel 1892, dopo la morte del marito. Le riconoscevano uno stile che rientrava sì negli stilemi dell’Impressionismo, ma anche molto personale. Le sue pennellate avevano raccontato storie di salotti, speranze, letture pomeridiane, passeggiate, descrivendo un mondo nascosto, di cui gli uomini ignoravano aspirazioni, desideri, e sogni infranti.
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Joye Hummel, la scrittrice segreta di Wonder Woman, che inventava «avventure eccitanti senza glorificare il male e la violenza»
Era il 1944 e Joye aveva 19 anni quando andò a lavorare per William Moulton Marston, uno psicologo che aveva creato Wonder Woman tre anni prima e si era trovato tra le mani un prodotto così richiesto che non riusciva a tenere il passo per la creazione delle storie.