“Il maschilismo se non riesce a raggirare il tuo cosa, troverà il modo per agire sul tuo metodo. Non ti diranno «non hai ragione», ti diranno «lo stai dicendo male». Il sottotesto è: anche se sto perpetrando un’ingiustizia ti chiedo di farmela notare con gentilezza”.
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L’era della suscettibilità di Guia Soncini: «È una buona notizia se non scatta la ghigliottina a ogni parola recepita come sbagliata dalla nostra sensibilità»
Le idee non si combattono più, ma si fanno scherno come racconta “L’era della suscettibilità” (Marsilio, 192 pagine, 17 euro), il nuovo libro di Guia Soncini, scrittrice caustica e implacabile voce critica di questa infragilita umanità.
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Mi piacerebbe leggere di un libro che raccontasse non della ferocia delle bande criminali e dei loro intrecci familiari/patriarcali, ma che permettesse di svelare il nesso tra politica, imprenditorialità e criminalità che è servita a coprire la vera faccia del mosaico, dove ogni tassello non è mai isolato o privo di collegamenti con gli altri.
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Libri
«Più che contenere il virus, hanno preferito contenere il panico». Francesca Nava indaga sul contagio nazionale. Da Bergamo
“Il mio fermo immagine è lo stesso di altri milioni di italiani, che mi ha anche causato molta rabbia, l’immagine simbolo dei carri militari a Bergamo. Il fatto che si sia deciso di chiudere l’Italia col Dpcm Chiudi Italia il 23 marzo, a cinque giorni di distanza da quei carri militari ci dà il senso di tutta la debolezza della nostra politica”.
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Libri
“Quel luogo a me proibito”: Elisa Ruotolo educa all’amore il femmineo che non riconosce il proprio potere
Quel luogo a me proibito non è un libro di bondage, non è un libro di bonsai, di cultura orientale. Non è un libro su cosa chiedere e ricevere dal sesso, è il libro sull’inesperienza di amare, sull’inesperienza di comunione con l’altro.
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«L’alterità islamica è così vicina a casa nostra». Dall’Impero Ottomano a oggi a Lezioni di Storia Laterza: Alessando Vanoli racconta il rapporto dell’Europa con l’Islam
“Ogni tanto capita nella storia di trovarsi in un momento di vero passaggio, quello lo è stato. Maometto II prende su di sé tre tradizioni arrivando al raggiungimento di un potere nuovo che mette assieme l’Asia profonda, quella delle steppe, l’Asia della tradizione islamica e poi l’Asia di Roma, perché per molto tempo Roma è stata anche Asia essendo Costantinopoli diventata il residuo dell’impero”
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Libri
«La grande conquista è liberarsi dal potere e dall’influenza dello sguardo degli altri». Nel Bianco di Francesca Mannocchi
“La malattia credo sia uno strumento che ha rafforzato delle cose che c’erano già in me. Gli imprevisti, e ci metto la malattia come tante altre cose, possono essere delle rivelazioni nelle nostre vite. L’imprevisto prende il calendario e dà un nuovo significato al tempo: bisogna essere sordi per non ascoltare quei suggerimenti.” L’intervista
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In sostanza, fuori c’è la zona rossa. Tra un paio di settimane è Pasqua. Avete i miei consigli, gli stessi che io ho fatto bene ad accettare. E tutto il tempo per accettarli entrambi. E farmi sapere se è come dico.
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Il coraggio delle donne di Dacia Maraini: «Il femminismo è la sola rivoluzione riuscita del Novecento. Le leggi stavano lì da generazioni, il femminismo le ha cambiate»
“Quando le donne nei posti decisionali sono poche, finiscono per subire il ricatto dell’androcentrismo: devono mostrarsi seduttive, efficaci ma servili. Spesso la scelta è dovuta: o fai la seduttiva un poco scema (alla Marilyn Monroe che scema non lo era affatto, ma recitava una parte molto amata dagli uomini), oppure fai il maschiaccio accettando tutte le regole della competizione, della rivalità e della prepotenza che sono considerate prerogative vincitrici”. L’intervista
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Libri
«I miei protagonisti rimangono sulla soglia tra il visibile e l’invisibile». La felicità degli altri, candidato allo Strega: Carmen Pellegrino racconta l’abbandono
“Cloe è la protagonista, ma il professor T è una figura fondamentale per la storia. Lui nasce dalla cronaca: nel 2018, ho letto la notizia del ritrovamento, a Venezia, del corpo mummificato di un professore la cui morte, però, risaliva a sette anni prima. Per sette anni nessuno si era accorto della sua assenza, nessuno era andato a bussare alla sua porta o gli ha fatto una telefonata.” L’intervista