Una donna doveva scegliere, un uomo era libero di abbracciare tutte le sue aspirazioni. A questa conclusione, Sylvia ci sarebbe arrivata poco prima di suicidarsi
Femmes
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Fu la prima attrice americana a diventare una principessa, lasciò Hollywood e salpò per la Francia, interrompendo il contratto con la Columbia. Ma quell’unione fu anche di breve durata e tornò a Hollywood nel 1953.
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Storie
Linda Burfield Hazzard, la “dottoressa fame” che prometteva salute e bellezza per derubare le ricche ereditiere
Linda Burfield Hazzard ufficialmente era una infermiera, ma impiegò poco tempo per diventare un vero e proprio guru della filosofia “la bellezza a tutti i costi”.
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Femmes
Non una ma milioni di donne al centro dell’ultima lezione al Petruzzelli. L’intervista alla prof. Simona Colarizi
Non una ma milioni di donne sono le protagoniste dell’ultima lezione del ciclo L’Italia delle donne, le…
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LibriQuale dolce mela
Piccole donne e la potenza di tutte le Jo March del mondo
by Paola Mannoby Paola MannoPiccole donne è un romanzo senza tempo, potentissimo nella sua rappresentazione di un’umanità che non è solo quella americana e quella ottocentesca, ma che ha tratti che hanno attraversato i decenni.
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Forse tra i cinque figli la più amata, Adéle Hugo condivise con la sorella Leopoldine la bellezza ereditata dalla madre, Adéle Foucher, anche se quella avvenenza, così florida e fiera, in lei era velata di tristezza, uno sguardo il suo che esprime anche smarrimento.
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Femmes
Margherita Sarfatti, l’intellettuale della Città futura, che influenzò Mussolini. Intervista allo storico Emilio Gentile
Lo storico: “Lasciamo perdere la simbiosi tra i due amanti, su cui troppo si è insistito. La loro è una simbiosi tra due menti che si scoprono molto affini”
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FemmesLibriUrban Politics
Grimm, come divulgare la cultura tedesca in Puglia. Intervista a Myrtha de Meo Ehlert
L’evento di apertura è dedicato al premio Nobel della Letteratura del 2019, lo scrittore austriaco Peter Handke la cui opera verrà presentata dalla professoressa Lucia Perrone Capano.
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Le due sorelle, complementari e dall’animo così diverso, era assai dissimili. Se Virginia viveva i suoi tormenti nei suoi personaggi e nelle voci che le infestavano la testa e l’anima, Vanessa Bell invece sapeva inscenare la perdizione femminile.
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Femmes
Enrica Calabresi, il coraggio di una scienziata ebrea che rifiutò fino alla morte di nascondersi
Costretta a dichiarare la sua razza e la sua fede, fu cacciata via dagli ambienti universitari e scolastici fiorentini, nell’indifferenza generale dei colleghi. Per Enrica, però, lo studio e l’insegnamento sono sempre stati una cura ai dolori della vita, così si dedicò agli alunni ebrei, espulsi dalle scuole statali, che la comunità di Firenze accolse nella Scuola Ebraica.