A riproporre questa storia, originata dalla scelta ostinata di 12 intellettuali su 1238 che rifiutarono di firmare e giurare devozione al fascismo, è Claudio Fava, giornalista, politico, sceneggiatore assieme a Marco Tullio Giordana del celebre “I cento passi” e attualmente Presidente della Commissione Antimafia dell’Assemblea Regionale Siciliana. L’intervista
Felice Sblendorio

Felice Sblendorio
Se non legge, scrive. Appassionato di libri e politica, ha già collaborato con il Quotidiano e l’emittente televisiva TeleBlu. Da tempo è convinto che chi non ha risposte, forse, si salverà con una domanda: se avrà il tempo giusto per sceglierla bene.
-
-
Serviva un regista come Daniele Vicari, con la sua potenza immaginaria e visiva, per raccontare la…
-
In questi brandelli sparsi della memoria, uniti anche grazie alla collaborazione dell’avvocato Ilaria Ballerini, i Regeni ci donano una parte di Giulio inedita: quella vera, quella non approssimata dai media o infangata dagli egiziani. Ci donano l’amore, la forza per la ricerca di una verità singolare e reale e uno stile: non i genitori di una vittima, ma cittadini.
-
Ogni trauma che si è verificato dopo il 1945 si è ritrovato a fare i conti con le questioni morali che il massacro degli ebrei avevano sollevato
-
Al centro del racconto c’è Carolina, una donna libera e sfrontata che il 5 maggio del 1938, quando i vicoli di Napoli si riempirono di gente per l’arrivo trionfale di Hitler, capì più di una cosa di quello che sarebbe successo: la guerra era in arrivo e non bisognava aspettare nessun ingresso ufficiale
-
Se la quantità resiste all’interesse generale dei lettori e dei telespettatori, il rapporto segnala un cambio di passo sul modo con cui queste notizie vengono recepite
-
Di storie, di bellezza e di paure parla Espérance, giovane scrittrice e attivista culturale, nata nel 1991 in quel Ruanda del genocidio e arrivata nel nostro Paese, a Brescia, all’età di tre anni. L’intervista
-
“Il mio teatro si è sempre molto occupato del tema della famiglia. Rispetto al rapporto di potere fra uomini e donne sicuramente Molière lo sento più attuale degli autori americani. Nonostante questo spettacolo sia del 1662, ci sono molti fili attuali che legano questa commedia a quello che viviamo: c’è un potere maschile che tende, in genere, a impossessarsi del corpo della donna”. Intervista all’attore e regista napoletano
-
Contro la paura e l’ignoranza c’è un solo e scontato antidoto: il sapere. Lo sa bene Ivano Dionigi, uno dei latinisti più conosciuti del nostro Paese, intellettuale raffinato, fondatore e direttore del centro studi “La permanenza del Classico” e già Magnifico dell’Alma Mater Studiorum di Bologna. L’intervista
-
“Mi hanno permesso di tratteggiarne il carattere: infiammato, a volte intrattabile, intransigente, estremo, ma sempre onesto, sincero e profondamente empatico. Del resto, il carattere di Don Lorenzo era a tratti simile a quello di mio padre, quindi chi poteva capirlo meglio di me?”. Intervista ad Alice Milani