Rosi ha accompagnato una madre nel luogo in cui suo figlio è stato torturato e questa madre ha cantato e quel canto ti tocca l’anima più delle foto del morto ammazzato tra le sue vecchie dita nodose.
Cinema
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EventiFilm
Il coraggio di non fermarsi: Visioni dal Mondo, il festival internazionale del documentario di Maurizio Nichetti
Dal 17 al 21 settembre, uno dei più importanti appuntamenti con il cinema del reale si sposta online
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Patricia Neal scompare l’8 agosto 2010 nella sua casa di Edgartown nel Massachusetts, lasciando agli spettatori il ricordo di un’attrice di talento che non ha mai voluto essere diva. Ma anche l’intelligenza e la vivacità di uno sguardo che non si lascia sopraffare dalle difficoltà.
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Film
Spaccapietre, il monolite di crudezza, realismo e impegno civile dei fratelli De Serio sul caporalato
Gli autori si prendono il tempo di costruire un rapporto padre-figlio sempre più profondo, tenero, di condivisione totale, anche dei momenti più duri dell’esistenza.
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Benissimo ha fatto il Direttore Barbera ad insistere. La Mostra acquisisce, pertanto, un alto valore simbolico che ne decreta il successo, qualunque fosse stato poi il livello qualitativo dei film in concorso nelle due sezioni principali (Venezia 77 e Orizzonti). Sono certo mancate le mega produzioni hollywoodiane (sono sbarcati al Lido solo i film indies targati stars&stripes) ma non quelle del resto del Mondo con produzioni molto interessanti provenienti da Azerbaigian, Messico, Australia, Cina, Giappone, India, Filippine e, ovviamente, i Paesi europei.
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Tenet è estremamente ambizioso, ridondante, privo o quasi di (auto)ironia e sensualità, ma, per qualche imperscrutabile ragione, invoglia a rivederlo immediatamente, rigorosamente in sala e possibilmente in lingua originale (c’è qualche problema con il doppiaggio che rende alcuni dialoghi surreali).
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Il suo canto, la sua danza, il modo anticonformistico, irriverente col quale riempiva il cinema americano di jazz, boxeur, uomini loschi e nightclub fino a farlo traboccare, le valsero infinite epurazioni e santificazioni.
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Ispirato a due fatti di cronaca reali (gli omicidi di due giovani di origine africana per mano della polizia francese avvenuti uno nel 1986 e l’altro nel 1993), L’odio è ambientato nelle banlieu parigine e racconta l’escalation di violenza che i suoi tre protagonisti vivono nell’arco di appena 19 ore.
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Film
“Il problema più grande legato all’Ilva è la rassegnazione”: Danilo Caputo racconta “Semina il vento” il film su Taranto e xylella
Caputo, tarantino di nascita, torna nella sua terra natia per raccontare la questione meridionale, intesa come dipendenza economica e culturale dal pensiero atavicamente radicato. L’intervista
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La boxe è calzante metafora della lotta quotidiana per la sopravvivenza, dei tentativi di superare le difficoltà contando solo sulle proprie forze. Si fa il tifo per lei senza remore che diventa subito la beniamina del pubblico.