Amy si innamorò perdutamente e al suo ritorno in Inghilterra le inviò molte lettere, ma Violet non l’amava come Amy voleva essere amata, totalmente, fino a perdere il senso di sè (“… l’amo, ma è una persona povera e intelligente e sa dire poesie…”, scrisse Violet a sua madre).
Storie
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LibriStorie
«Nessuno può impedire ad una donna di vivere la sua vita». “La guerra dentro” di Martha Gellhorn, la corrispondente col dovere della verità
Lilli Gruber riporta nella biografia che Martha Gellhorn era sempre là dove si scriveva la storia, nel bene e nel male. Una storia che ha segnato profondamente anche lei.
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Storie
L’essenza voluttuosa di donna Franca Florio, l’irresistibile seduzione della Sicilia Liberty dal «ritmo divino»
Dal teatro Massimo al Politeama, molto di Palermo ancora oggi reca la firma dei Florio che la abbellirono col Liberty, trasformandola in una capitale dove teste coronate, intellettuali e politici facevano a gara per contendersi un invito della carismatica e affascinante donna Franca. La lista degli uomini che erano rimasti colpiti dalla bellezza della nobildonna era infinita
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Era iconoclasta, profana, senza paura e divertente. Era conosciuta come Biograph Girl, Vitagraph Betty, Madcap Mabel, The Queen of Keystone e The Little Clown. Ha recitato in 167 cortometraggi e 23 lungometraggi. È stata coinvolta in tre grandi scandali di Hollywood. Era un’alcolizzata e le storie sul suo consumo di cocaina abbondavano sui rotocalchi di Hollywood. E’ morta di tubercolosi all’età di 37 anni.
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MusicaStorie
Le putte Anna Maria, Bernardina del violin, Caterina della viola e Fortunata cantora, che scrissero musica a firma di Antonio Vivaldi
Le putte o anche le ospedalere si esibivano il sabato, la domenica e i giorni festivi per “lodare il Signore”, non viste ma solamente udite. Si esibivano dietro delle inferriate perché sfigurate o affette da menomazioni dalla nascita, alla bellezza sublime del loro canto e della loro esecuzione musicale non corrisponde una bellezza fisica, sicuramente dotate di bellezza interiore ma non esteriore.
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Storie
Hattie MacDaniel, la prima attrice afroamericana a ricevere un Oscar. La testimonianza del razzismo dilagante degli States
A detta di tutti, era una donna esuberante che non accettava le ingiustizie. Ha combattuto per il diritto dei neri di acquistare e possedere case nello storico quartiere di West Adams a Los Angeles. Quando i bianchi hanno usato un vecchio patto razziale per tenere fuori i neri e sono, McDaniel si mise a capo dell’opposizione e il caso fu respinto.
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Storie
Doris Duranti, l’orchidea nera dall’erotismo violento e provocatorio, tramutato in orgoglio razziale dalla propaganda fascista
L’amore tra Doris Duranti e Alessandro Pavolini aiuta a far passare in censura alcuni film un po’ troppo spinti interpretati dalla bella attrice. La Duranti però non sta con Pavolini per interesse, secondo quello che l’attrice sostiene in periodi non sospetti, lui non fa regali perché non è ricco, il solo dono ricorrente sono le orchidee bianche per Natale.
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Storie
La triste storia della moderna designer Elise Djo-Bourgeois e dei suoi pattern Anni 20 rimasti ignoti per un secolo
La sua arte si mescola all’architettura e alla quotidianità dell’esistenza. In quegli anni la creazione di tessuti diventa la sua passione, la sua maggiore attività. Crea mosaici irregolari, scacchiere asimmetriche e fasce sfalsate. Forme semplici, che ottengono dinamismo grazie al colore, in combinazioni spesso audaci per la loro eternità dell’anima.
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Quale dolce melaStorie
Paola Masino, l’intellettuale che ha osato scrivere la sudditanza femminile con brillante ironia
by Paola Mannoby Paola Manno“Nascita e morte della massaia” è senza dubbio uno dei romanzi più interessanti della letteratura italiana e la sua autrice, Paola Masino, una tra le penne migliori del panorama della scrittura novecentesca. Eppure sono in pochi, in pochissimi, a conoscere quest’opera e la donna che l’ha scritta e le ragioni, temo, hanno probabilmente a che fare con quelle discriminazioni di genere a cui molte autrici sono ormai tristemente abituate.
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Storie
Leni Riefenstahl, la regista di Hitler: la colpa di un talento invasato dal mito nazista wagneriano e dalla propaganda del Terzo Reich
Leni Riefenstahl accettò di fare un film sulle Olimpiadi di Berlino del 1936. Nonostante lei sostenesse che Olympia (1938) non era un documentario di propaganda le prove l’hanno sempre smentita dimostrando tramite documenti ufficiali che fu finanziato direttamente da Joseph Goebbels.