I dialoghi del film sono frutto di un processo di co-scrittura. Ad affiancare le mani di Tole c’è una macchina, una tecnologia di Deep Learning che ha processato centinaia di frammenti radiofonici attraverso un algoritmo, per inserirli in un contesto dialogico.
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Mamme sull’orlo di una crisi di nervi ovvero gli effetti collaterali delle scuole chiuse
Da quando le scuole sono chiuse e i bambini sono rimasti a casa, è stato un pullulare in rete di odi alla gioia della ritrovata reunion di genitori e figli, della felicità di passare più tempo insieme, della voglia di conoscersi meglio a vicenda rallentando i ritmi…
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Esistono tante lacrime diverse quanti sono gli occhi che le hanno piante. Ogni similitudine, ogni parallelo rischia di essere temerario.
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Lo Stato si è impegnato –e ha fatto benissimo- per restituire la libertà a una nostra giovane compatriota. Che questa italiana sia buddista, cristiana o mussulmana (e persino atea), non muta in alcun modo la valutazione di quanto è accaduto. Sarebbe lo stesso se fosse tornata con la tunica arancione degli Hare Krishna e il terzo occhio accuratamente dipinto, con i capelli tinti di blu elettrico, con una sfegatata passione per l’Inter. Basta che sia tornata.
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L’odio e le sue piaghe sono ormai pandemiche, e minacciano di farci compiere rapidamente un balzo all’indietro di settant’anni e oltre, non solo dal punto di vista dei regimi e delle ideologie, ma da quello antropologico e micro-sociale.
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Forse la vita non è nient’altro che una continua prova di resistenza. È rinunciare alla facile e vigliacca scorciatoia del cinismo. È coltivare, nella speranza, i semi dell’eroismo.
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Non una parola, invece, sugli scenari in positivo: di quanto si riduce il contagio se tutti osservano il distanziamento fisico? Di quanto se tutti indossano le mascherine (e quali)? Perché non si cerca di suscitare una dinamica premiale, un modo per il quale il cittadino possa sentirsi protagonista di una battaglia comune. Deve stare nell’angolo, impotente e spaventato, mentre qualcuno pensa al posto suo.
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Era in carcere, a Tora, in Egitto, lo stesso Egitto di Giulio Regeni e di Patrick Zaki, sfortunatamente gli ultimi testimoni più vicini a noi delle conseguenze di un regime paranoico e criminale.
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Prima del Covid-19 questa prerogativa, questa esperienza apparteneva solo ad alcune categorie deboli. I bambini, i vecchi, i malati e i folli.
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Il film è un po’ facile e fa sembrare che la Kelly abbia deciso di essere il primo grande nome a denunciare Ailes dopo aver fissato intensamente la figlioletta che una sera le dormiva sul sedile posteriore: noi facciamo finta di crederci, però non ci interessa.