L’esposizione del Mirò “portoghese” abbraccia tutta la sua lunghissima carriera, dal 1924 agli anni Ottanta: al PAN si entra nelle varie fasi dell’artista, nell’evoluzione del suo stile, nella sua ricerca, nel suo mondo immaginifico. Dalla calligrafia di un albero alla notissime stelle ad otto punto fino alle sperimentazioni sui supporti e sui materiali più inconsueti, i giochi coi collage, che anticipano tantissimi linguaggi dell’arte dei Ventesimo secolo, come la painting-poetry, l’art brut
Culture
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Natalia ha vari primati, che detiene curiosamente ancora oggi: nel 1910 fu la prima donna ad esporre in mostra dei nudi femminili, per i quali fu accusata e processata per offesa alla pubblica morale e pornografia. Da queste accuse fu, poi, assolta. Ma la storia si è ripetuta proprio in occasione della mostra di Palazzo Strozzi: tra le opere più importanti in mostra, il dipinto Modella (su sfondo blu) è stato utilizzato per il materiale pubblicitario, postato su vari social, incluso Instagram, che lo ha censurato
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Qual è il lascito di quell’età hollywoodiana, del glamour, della congiuntura di straordinari talenti che hanno fatto la storia del cinema? La risposta in uno spettacolo del teatro Off/Off di Roma
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Per festeggiare il 50esimo anno e l’inizio dei corsi, il Foto Cine Club di Foggia presieduto da Nicola Loviento si è regalato una mostra straordinaria di Nicola Casamassima dal titolo Tacchi Nudi. All’artista interessava cogliere le pornostar e le attrici meno famose nei loro momenti altri rispetto al set e alla meccanica sezionatrice del film erotici e pornografici, grazie ad uno sguardo dal basso
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Davvero convincente il soprano Annunziata Vestri nei panni di Carmen. La sua Habanera (atto I) squillante è stata superata in intensità di applausi solo dalla sua ammaliante Chanson bohème (Les tringles des sistres tintaient, atto II) – complice del successo anche l’esuberante danza sui tavoli dell’osteria
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Tu non ci credere mai, di Alessandro Marchi e Per chi è la notte di Aldo Simeone. È l’Italia contadina, la grande protagonista di entrambe le fatiche. Quella scomparsa dalle mappe. Sommersa dall’acqua di un lago artificiale negli anni del Boom economico, come la Bosconero di Simeone; o chiusa per lutto, con le finestre sprangate e le cucine disabitate, come la Montesole di Marchi
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La Carmen, con la sua freschezza e il suo seducente linguaggio sonoro, fa parte da sempre del repertorio dei grandi direttori d’orchestra non solo francesi. Tra le grandi bacchette impegnate a far rivivere la storia della sigaraia creata da Mérimée ricordiamo Arturo Toscanini, Herbert von Karajan, Carlos Kleiber, Georges Prêtre, Zubin Mehta
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MusicaTeatro
“Nell’anima di Carmen, fragilità e incertezze di un mito senza tempo”. Intervista al maestro Giandomenico Vaccari
Prima della recita al Teatro Giordano, dopo la prima di Lecce. “Quello che c’è di particolare nel nostro spettacolo è di avere analizzato in maniera psichica i personaggi e le loro dinamiche fino al terribile epilogo finale. Questo è stato possibile con una scelta scenica forte che è quella di sostituire al tradizionale fondale scenografico uno schermo con delle immagini ferme e in movimento”
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I cinque dischi della cantautrice pugliese sono alcuni dei lavori più originali e spontanei di una nuova generazione cantautorale: colta, intima, predisposta in maniera naturale al racconto. Dopo il suo ultimo album, Erica Mou ritorna sulle scene con uno spettacolo in dieci tappe per raccontare dieci figure femminili. L’intervista
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Tra le teche contenenti i ritrovamenti archeologici spuntano le videoinstallazioni che stimolano riflessioni e che, talvolta, sollevano polemiche: è il caso di “Apeshit”, proiezione dedicata al videoclip girato all’interno del museo Louvre di Parigi, set d’eccezione per il lancio dell’album pop della cantante statunitense Beyoncé accompagnata dal coniuge Jay-z.