“Nessuno si libera mai dal proprio passato perché ci sta sempre addosso. Anche quando ti sembra di esserti emancipato, ci rimani dentro. Quando si scrive, soprattutto di eventi completamente lontani da noi, il reale si mette in forte contatto con il proprio passato, con le piccole cose che ci diciamo ogni giorno per continuare a vivere”.
Culture
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LibriTop Posts
Erri De Luca e il rapporto inscindibile con la famiglia: «Il nodo può allentarsi, non sciogliersi».
“La mia generazione ha criticato i genitori sovvertendo i loro valori, la famiglia, il loro stile di vita, gli abiti e i partiti politici. Le rotture si sono diramate come le crepe sulla superficie di un vaso. Siamo stati opposti e perciò insolenti, spietati”.
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TV
Nel Barrio, sul finire di Milano, un supereroe nero italiano: Zero, la nuova serie originale Netflix italiana
“In questa serie c’è dentro un po’ della mia storia, che è anche la storia di tutte le persone che si sono sentire sconfitte ancora prima di scender in campo. Zero è la storia di chi impara ad accettare le proprie diversità” racconta Antonio Dikele di Stefano, ideatore e sceneggiatore del nuovo prodotto originale Netflix italiano, disponibile in streaming dal 21 aprile in tutti i paesi in cui il servizio è attivo.
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Arte
Corpo di donna. Paola Malloppo e lo specchio nudo. «I corpi sono tutti belli, perché bella è la loro attitudine ad accettarsi»
“Instagram riconosce esclusivamente l’idea del corpo come merce di scambio e, per forza di cose, tutto viene ricondotto ad un rapporto duale, dove la voglia di una donna di mostrarsi nuda è sempre collegata al piacere dell’altro”
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ArteInnovazione
“Va’ all’inferno”, ispirato a Dante il nuovo progetto di Alfredo Vasco e Marco Pezzella
“Va’ all’inferno” nasce da un’idea dell’attore e drammaturgo Alfredo Vasco, impegnato in un processo di ricerca e scrittura sull’Inferno dantesco, un processo fatto di indagine approfondita e immedesimazione.
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Innovazione
«Se ci fosse più poesia, saremmo un Paese meno rancoroso e più umano». La missione social de La Setta dei Poeti Estinti
“I social sono fondamentali, soprattutto adesso con la pandemia. Attraverso di essi musei, teatri e tutte le altre realtà culturali possono comunicare ma soprattutto possono non farsi dimenticare e continuare a fidelizzare il proprio pubblico”.
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Teatro
«Un teatro transgenerazionale, abitato per 24 ore e con la testa in Europa». Il lavoro di scavo dell’architetto e scenografo Luca Ruzza per una Ruvo accogliente
“Il palco è uno dei più grandi in Puglia, con una grande vetrata, voluta da Michelangelo Campanale, da cui si vede il mare. È luogo molto grande, attrezzato, acusticamente fantastico, in cui la voce arriva naturalmente fino all’ultima poltrona. C’è, oltre lo stage, un altro spazio più piccolo, tutto bianco, che fungerà da foyer durante gli spettacoli ma di fatto è anche a servizio degli artisti perché potrà accogliere operazioni più installative”
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FemmesLibri
Non sta zitta Michela Murgia: «La differenza che sogni o che pensi di meritare, alla fine, finirai per farla»
“Il maschilismo se non riesce a raggirare il tuo cosa, troverà il modo per agire sul tuo metodo. Non ti diranno «non hai ragione», ti diranno «lo stai dicendo male». Il sottotesto è: anche se sto perpetrando un’ingiustizia ti chiedo di farmela notare con gentilezza”.
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ArteBambini
La ragione nelle mani di Stefano Boccalini: le parole intraducibili diventano opere d’arte coi bambini
La tessitura dei pezzotti, l’intreccio del legno, il ricamo e l’intaglio del legno. Queste forme artigianali, che storicamente ricoprivano una funzione di primaria importanza nel tessuto sociale e culturale della Valle, oggi faticano a resistere ai cambiamenti imposti dalla modernità e pochi ne conoscono ancora le antiche tecniche.
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Musica
Non solo Farinelli. Senesino e gli altri evirati cantori: la voce angelicata dell’opera barocca ritorna con Raffaele Pe
Oltre che per i canti liturgici i “musici” – altro nome per definire i castrati – erano protagonisti dei primi melodrammi nei cosiddetti ruoli en travesti, ruoli femminili interpretati da uomini o anche ruoli maschili interpretati da donne o da castrati appunto.